Notizie 1 Agosto, 2024
Con l'aumento delle temperature estive, il rischio legato all'esposizione al calore nei luoghi di lavoro diventa una preoccupazione sempre più rilevante, soprattutto in settori come l'edilizia, l'agricoltura, e la manifattura. Per contrastare gli effetti nocivi del caldo e garantire la sicurezza dei lavoratori, l'Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha avviato una campagna di vigilanza straordinaria, volta a verificare il rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Il rischio calore si riferisce ai pericoli associati all'esposizione prolungata a temperature elevate, che possono portare a condizioni come colpi di calore, disidratazione, crampi da calore, e persino morte nei casi più gravi. I lavoratori esposti a tali condizioni sono particolarmente vulnerabili, e le aziende hanno il dovere di adottare misure preventive per proteggere la salute del loro personale.
A fronte delle elevate temperature registrate negli ultimi anni, l'INL ha deciso di intensificare i controlli, introducendo una vigilanza straordinaria mirata al rispetto delle norme anti-calore. Questi controlli riguarderanno principalmente le imprese nei settori a maggior rischio, come l'edilizia e l'agricoltura, ma non risparmieranno altri settori dove i lavoratori sono esposti a temperature elevate.
Gli ispettori, che svolgeranno tale vigilanza, porranno particolare attenzione alla presenza nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e nel Piano Operativo di Sicurezza (POS), della valutazione del rischio da calore e delle misure di prevenzione e protezione previste e utilizzate. L’assenza di tali documenti (il PSC e il POS sono opzionali e dipendono dalla tipologia di cantiere) e la mancanza di tutte le misure atte ad evitare e/o ridurre il rischio di esposizione al calore, porteranno all’emissione di un verbale di prescrizione, ai sensi dell’art. 181, comma 1, del Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs. n. 81/2008), e alla contestuale sospensione dei lavori o dei soli lavoratori a rischio, in quanto svolgono attività a maggiore esposizione solare.
Gli accertamenti riguarderanno anche i preposti qualora non abbiano vigilato sull'osservanza delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Se il datore di lavoro avesse individuato le misure di prevenzione e protezione da adottare, ma queste non fossero state adeguatamente verificate nella loro attuazione, scatterà un verbale di prescrizione anche per i preposti, ai sensi dell’art. 19, co. 1, lett. a), del D.Lgs. n. 81/2008.
Le aziende che non rispettano le norme in materia di prevenzione del rischio calore possono incorrere in sanzioni amministrative e penali. Le sanzioni variano in base alla gravità delle violazioni, e in casi estremi possono portare alla sospensione dell’attività lavorativa. Inoltre, in caso di incidenti legati al calore, l’azienda potrebbe essere ritenuta responsabile per lesioni o morte del lavoratore, con conseguenze legali molto gravi.
Oltre agli obblighi legali, le imprese hanno una responsabilità morale nei confronti dei propri dipendenti. Garantire un ambiente di lavoro sicuro, soprattutto in condizioni climatiche estreme, è fondamentale per il benessere e la produttività del personale. Un’azienda che si impegna attivamente nella protezione dei propri lavoratori non solo evita sanzioni, ma promuove anche un’immagine di responsabilità e cura, che può tradursi in un maggiore rispetto e fiducia da parte dei dipendenti e del pubblico.
La vigilanza straordinaria dell'INL sul rischio calore rappresenta un passo importante verso la tutela dei lavoratori esposti a condizioni climatiche avverse. Le imprese sono chiamate a non sottovalutare questi rischi e ad adottare tutte le misure necessarie per garantire un ambiente di lavoro sicuro. La prevenzione, la formazione e l’organizzazione del lavoro in modo responsabile sono essenziali per evitare non solo sanzioni, ma soprattutto per proteggere la salute e la vita dei lavoratori.
Essere proattivi e conformarsi alle normative non è solo un obbligo legale, ma anche un dovere etico che ogni datore di lavoro dovrebbe sentire come prioritario.
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